TESTO BES CAPITOLO 3 - NAPOLEONE BONAPARTE
1. Napoleone viene nominato generale Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio il 15 agosto 1769. Nel 1793 Napoleone fece parte della Rivoluzione francese. La sconfitta della città di Tolone gli fece ottenere la nomina di generale. Nel 1796 sposò Giuseppina Beauharnais e ebbe l’incarico di attaccare l’Impero austriaco in Italia. Napoleone tolse Nizza e la Savoia allo Stato sabaudo; occupò Milano e arrivò nello Stato Pontificio, dove il papa si arrese e infine si impadronì di Venezia. Minacciò di marciare su Vienna e l’Austria accettò il trattato di Campoformio: l’Austria perse la Lombardia, ma ebbe Venezia; il Regno di Sardegna diede alla Francia Nizza e la Savoia; allo Stato Pontificio fu tolta l’Emilia-Romagna. La popolazione italiana aveva accolto i Francesi con entusiasmo: finalmente ci sarebbero state libertà e uguaglianza. Il Direttorio affidò invece a Napoleone il compito di imporre tasse e rubare le opere d’arte italiane.
2. Napoleone si fa proclamare console a vita Nei territori conquistati nacquero le repubbliche sorelle, come la Svizzera, l’Olanda e l’Italia e la più importante fu la Repubblica cisalpina, che comprendeva la Lombardia e l’Emilia-Romagna e aveva come capitale Milano. Nel 1799 l’esercito francese arrivò a Napoli, dove venne proclamata la Repubblica partenopea. L’Inghilterra era l’unica rivale così, per indebolirla, il Direttorio inviò Napoleone a conquistare l’Egitto, che era della Turchia. Nel 1798 iniziò la spedizione francese in Egitto per fermare i commerci inglesi nel Mediterraneo. I Francesi conquistarono Malta e sconfissero i turchi nella battaglia delle Piramidi, ma poco dopo gli Inglesi, guidati da Nelson, distrussero la flotta francese ad Abukir. L’Inghilterra riprese la guerra in Europa, alleandosi con Austria, Russia, Regno di Napoli e Turchia: le repubbliche sorelle crollarono. Molti si arruolarono nell’esercito sanfedista organizzato da Fabrizio Ruffo, che combatteva contro le idee francesi e per la fede cattolica. Nel giugno del 1799, l’esercito sanfedista riconquistò Napoli e riportò sul trono il sovrano Ferdinando IV di Borbone. Con l’appoggio dell’esercito, della borghesia e della polizia, Napoleone realizzò un colpo di Stato: nacque il consolato. Questo governo era formato da 3 uomini, ma solo il primo console, cioè Napoleone, aveva tutti i poteri. Napoleone sconfisse gli Austriaci a Marengo e nel 1800 riprese il controllo dell’Italia e firmò la pace con l’Austria e l’Inghilterra. Nel 1802 Napoleone divenne console a vita e il suo governo fu: - autoritario: limitò la libertà di opinione e di stampa ed organizzò la polizia, dando il comando a Joseph Fouché; - centralizzato: prefetti e sindaci controllarono tutta la Francia; - efficiente: riformò lo Stato francese e la scuola, favorì le esportazioni dei prodotti francesi.
3. Napoleone si incorona imperatore Nel 1801 Napoleone stipulò con la Chiesa un Concordato con nuove regole per il clero francese: il governo francese approvava la scelta di vescovi e parroci e il clero non giurava fedeltà alla Costituzione ed era stipendiato dallo Stato. Napoleone garantì la pace religiosa, mantenendo lo Stato laico. Nel 1804 approvò il Codice civile, che confermò alcuni principi della Rivoluzione, come l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e le libertà individuali. La borghesia, formata da imprenditori, commercianti, notai, avvocati, medici e militari, iniziò ad essere favorita dal Codice napoleonico, soprattutto con le leggi sulla proprietà. La proprietà era un diritto inviolabile e sacro. Il Codice riaffermò la subordinazione della moglie al marito. Il 2 dicembre 1804, a Parigi, Napoleone fu incoronato imperatore da Pio VII e l’anno dopo si fece proclamare re d’Italia. Napoleone fece guidare dalla sua famiglia gli Stati conquistati, fece nuove riforme e il Codice napoleonico. In Italia, la presenza francese favorì il progresso dell’economia e dell’amministrazione degli Stati e la diffusione di idee liberali e patriottiche, che portarono al Risorgimento.
4. La sconfitta, l’esilio e la morte di Napoleone Nel 1805 la flotta francese fu sconfitta a Trafalgar dagli Inglesi, guidati da Nelson. Napoleone vinse ad Austerlitz, contro l’Austria e la Russia. Nel 1806 proclamò il blocco continentale, cioè il divieto di commerciare con l’Inghilterra e si diffuse il contrabbando. Nel 1810 lo zar di Russia Alessandro I riprese il commercio con l’Inghilterra, ma nel 1812 Napoleone invase la Russia, per far rispettare il blocco. Kutuzov, comandante dell’esercito russo, ordinò ai suoi uomini di ritirarsi e di incendiare i raccolti e i villaggi per distruggere ciò che poteva servire all’esercito francese. Napoleone sconfisse i russi a Mosca, ma l’esercito russo era forte e ai Francesi mancavano rifornimenti. Iniziava l’inverno russo e Napoleone ordinò la ritirata, che finì in tragedia: morirono oltre 500000 uomini. Nel 1813 l’Europa sconfisse Napoleone a Lipsia, in Germania. Nel 1814 le truppe straniere occuparono Parigi: Napoleone fu esiliato all’isola d’Elba e in Francia tornò il re Luigi XVIII di Borbone. Nel 1814 Inghilterra, Austria, Russia e Prussia si riunirono a Vienna, in un Congresso per decidere come ordinare l’Europa. Nel 1815, prima della fine del Congresso di Vienna, Napoleone rientrò in Francia e riprese il potere solo per 100 giorni. Il 18 giugno fu sconfitto nella battaglia di Waterloo e morì il 5 maggio 1821 nell’isola di Sant’Elena.
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