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Dove votarano le donne per la prima volta?
Che cosa chiedevano le donne proletarie?
Qual è il significato di "il pane e le rose"?
Legenda
La lotta per il riconoscimento del diritto di voto alle donne non fu facile e solo lentamente si ottennero i risultati sperati. Il primo Paese a concedere alle donne il diritto di voto fu la Nuova Zelanda nel 1893 a cui seguì l’Australia nel 1901.
Poi fu la volta della Finlandia nel 1906, della Norvegia nel 1913, dell’Islanda nel 1915, dell’Unione Sovietica nel 1917, della Gran Bretagna nel 1918. In Italia, come in Francia, le donne poterono votare per la prima volta solo nel 1946!
Le suffragette erano per lo più donne appartenenti alla borghesia, che avevano studiato e quindi mal sopportavano l’impossibilità di esprimere la propria opinione con il voto. La loro protesta era inizialmente solo politica, e non sociale.
Con l’ingresso delle donne proletarie, il movimento femminista prese a lottare anche per la liberazione della donna dalla sottomissione agli uomini in tutti i settori della società, dalla famiglia in cui doveva ubbidire, al marito, al lavoro.
Si può sintetizzare la protesta femminista di quegli anni con le parole de Il pane e le rose, la canzone di lotta delle donne americane: “Ma non è solo per il pane che lottiamo, lottiamo anche per le rose. La rivolta della donna è la rivolta dell’Umanità”.
“Non più schiavi e oziosi, non più dieci che lavorano per uno che riposa; ma la divisione fra tutti delle gioie della vita, il pane e le rose”, ovvero le donne non si accontentano di sopravvivere (il pane), ma vogliono anche essere considerate (le rose).