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Legenda
Papa Leone I appare con l’abito tipico dei papi del Rinascimento (periodo tra Quattrocento e Cinquecento): la sua mano è protesa (tesa in avanti) in un fermo ma calmo invito ad arrestarsi, rivolto ad Attila. Anche il suo cavallo ha un aspetto solenne.
Attila è raffigurato con una lunga barba bianca e uno sguardo deciso. Indossa un ricco copricapo piumato che lo distingue dagli altri barbari.
Uno tra i barbari è atterrito (terrorizzato) dall’apparizione dei due santi e fa ampi cenni, invitando gli altri Unni ad allontanarsi.
Gli Unni sono raffigurati come una massa agitata e confusa, in contrapposizione (contrasto) alla quieta solennità della delegazione papale.
Anche le bandiere sembrano partecipare alla stessa agitazione che pervade la massa degli Unni. Tra un attimo, però, tutto sarà calmo. Attila sarà fermato.
Gli apostoli Pietro e Paolo appaiono nel cielo portando due spade sguainate che rivolgono minacciosamente verso gli Unni a protezione del pontefice e di Roma.
Descrizione
Uno degli eventi più famosi nella vita di Attila è il suo incontro con papa Leone I sul fiume Mincio. Qui il papa avrebbe persuaso Attila a lasciare l’Italia risparmiandole ulteriori devastazioni. Ma Attila fu davvero convinto dalla forza della fede e dalla “spada di Dio” o le ragioni della ritirata furono altre?
Attila aveva occupato importanti città come Pavia e Milano, e distrutto la fiorente città di Aquileia. Sappiamo che il condottiero unno e la sua terribile orda lasciarono infatti la pianura Padana per ritirarsi verso Oriente, in direzione della Pannonia. L’episodio sembra dimostrare come soltanto l’autorità del papa, sostenuto da Dio, potesse fermare gli Unni, e che ogni altro potere fosse ormai scomparso o inesistente. Non è stato tramandato che cosa sia accaduto quando i due grandi personaggi si incontrarono. Sono così fiorite leggende che si richiamano ad elementi soprannaturali: ad Attila sarebbero apparsi gli apostoli Pietro e Paolo a difesa del papa; Attila si sarebbe fermato, incapace di procedere oltre, alla vista del crocifisso mostratogli da Leone I. Gli storici hanno cercato di trovare altre risposte alla decisione del capo barbaro di abbandonare una ricca preda come l’Italia, che dava inoltre l’occasione di dare un colpo mortale all’Impero d’Occidente. Un’ipotesi riguarda il timore di Attila nel procedere verso il centro della penisola, lontano dalle sue basi: avrebbe preferito così ritirarsi per condurre in seguito le trattative. Secondo un’altra ipotesi un’epidemia scoppiata fra la sua gente lo avrebbe sconsigliato di continuare un’impresa tanto impegnativa. Infine, si pensa che Attila sia stato richiamato verso la Pannonia dalle voci di un attacco bizantino al suo territorio. Rimane comunque intatto il fascino di quell’incontro fra due persone così diverse e diversamente potenti, che molti pittori hanno raffigurato, come il grande Raffaello nell’affresco conservato nelle Stanze Vaticane.