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    Legenda

    Descrizione

    Come in tutte le società, anche in Grecia le case rispecchiavano la povertà o la ricchezza di chi le abitava. Vi era quindi molta diversità tra le case de i ceti più bassi e quelle delle persone più ricche. La ricostruzione di questa casa è stata fatta utilizzando fonti scritte e reperti. Ne è derivato uno schema generale di quella che poteva essere la struttura di una tipica casa greca abitata da persone non poverissime, che avevano qualche ambizione di avvicinarsi al lusso dell'aristocrazia. La casa si sviluppava attorno a un cortile interno che aveva almeno un lato porticato. Il cortile era una caratteristica delle abitazioni aristocratiche in tutta l'area mediterranea e le sue dimensioni potevano variare molto, dai 10-15 fino ai 100 metri quadrati. Le abitazioni avevano in genere un piano rialzato dove vi era la camera matrimoniale e l'area riservata soltanto alle donne, chiamata ginecèo, a conferma della totale separazione fra uomini e donne nel mondo greco.

    Al pianterreno si trovavano invece le stanze riservate agli uomini: il padrone di casa, i figli e gli schiavi. Vi erano anche i magazzini per la dispensa dei prodotti ali menta r i, uno spazio asciutto e fresco per conservare grano e vino; e c'era la stanza, aperta sul soffitto per il tiraggio del fumo, dove si accendeva il fuoco per cucinare. Gli interni erano arredati con pochi mobili: letti per dormire e letti per mangiare, cassapanche, bauli, piccoli tavolini. Al contra rio le abitazioni aristocratiche erano lussuosamente a ogni caso, per quanto ricchi fossero gli abitanti, le abitazioni non potevano certo rivaleggiare con gli edifici pubblici o i templi, nei quali il genio greco espresse tutta la sua fantasia costruttiva. Né potevano assomigliare ai grandi palazzi dei sovrani di altre civiltà antiche, residenze reali neppure concepibili nelle poleis greche.

    Note

    La casa greca

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