Guarda e rispondi

    Legenda

    Un ricco signore, Vel Saties, osserva il volo degli uccelli accompagnato da un servo. Gli Etruschi avevano suddiviso il cielo in regioni.

    Ciascuna regione poteva essere abitata da una divinità positiva o da una divinità negativa.

    Osservando verso quale parte del cielo il volo degli uccelli si indirizzava, gli àuguri traevano indicazioni sulla benevolenza o sulla malevolenza divine circa il futuro di chi si rivolgeva loro.

    Le tecniche divinatorie degli Etruschi furono tenute in grande considerazione dai Romani, che, nei momenti più difficili della loro storia, si rivolsero ai sacerdoti etruschi per conoscere il futuro.

    Descrizione

    Dalle necropoli proviene anche questo documento che attesta la pratica dell’arte della divinazione: il dipinto della tomba François, del IV secolo a.C., è stato rinvenuto in una tomba in una delle necropoli etrusche di Vulci (una località attualmente compresa nel comune di Canino, in provincia di Viterbo).

    Note

    Gli àuguri etruschi

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