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    Legenda

    Mercato: nel mezzo della piazza si svolgeva il mercato, sorvegliato da un corpo di polizia che manteneva l’ordine e preveniva le frodi.

    Buleterio: era la sede della bulè, un consiglio di 400 membri eletti da ognuna delle tribù con potere legislativo.

    Pnice: è il luogo dove si riuniva l’assemblea popolare che poteva accettare o modificare le decisioni della bulè. Poteva accogliere sino a 20 000 persone.

    Porticato: l’agorà era circondata da porticati, chiamati stoà, luoghi di ritrovo per chiacchierare e fare affari.

    Altare dei 12 dei dell’Olimpo: era considerato il centro ufficiale della città, a sottolineare il legame tra vita pubblica e vita religiosa.

    Tribunali: i tribunali erano luoghi molto frequentati dagli Ateniesi, dato il loro carattere proverbialmente litigioso.

    Descrizione

    La piazza centrale delle città greche era l’agor., che significa appunto radunare. L’agorà era il cuore della vita cittadina: si tenevano i mercati, si celebravano le feste solenni, si discuteva di politica e si scambiavano informazioni e notizie. Il mercato era suddiviso a seconda dei prodotti in vendita ed erano gli uomini che facevano la spesa: non si riteneva infatti dignitoso che le donne uscissero di casa. L’area attorno al mercato era occupata dalle botteghe artigiane. I laboratori erano in genere imprese a conduzione familiare o con pochi dipendenti. La piazza era circondata da importanti edifici pubblici e templi. Quando la città doveva prendere qualche importante decisione si udivano in ogni angolo dell’agorà vivaci discussioni. Un tabellone posto nella piazza forniva le informazioni, diffuse poi da chi sapeva leggere. Era inoltre usanza che il cittadino fuori legge non potesse entrare nell’agorà, così come non poteva accedere al tempio.

    Note

    L'agorà

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