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    Legenda

    Atene coniò una moneta d’argento: la dracma, che pesava 4,3 grammi. Altre città usarono monete diverse, ma fu la dracma ateniese a imporsi come moneta internazionale. Nel V secolo una dracma era la paga giornaliera di un lavoratore specializzato. Esisteva anche una moneta con valore minore: l’obolo corrispondente a 1/6 di dracma.

    La civetta di Minerva, o Atena, simbolo della filosofia, della saggezza e della città di Atene.

    Descrizione

    Atena e la civetta, suo animale sacro, su una tetradracma di Atene del 420-400 a.C.

     

    La moneta era un dischetto di oro o di argento il cui peso e purezza dovevano essere necessariamente costanti. Le sue caratteristiche, infatti, erano garantite dall’autorità mediante il conio. Il conio era la riproduzione del sigillo reale o del simbolo della polis, che veniva impresso sul dischetto, posizionato tra due matrici (recto e verso, diritto e rovescio) con un colpo di martello. Dalla Grecia l’impiego della moneta si diffuse verso l’impero persiano, e soprattutto verso le colonie greche del Mediterraneo.

    Note

    La moneta greca

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