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    Legenda

    Diadema: era un cerchio, generalmente d’oro, che gli antichi portavano per legare i capelli. Era un simbolo di dignità regia. Il diadema trovato nella tomba era di argento dorato ed era regolabile a piacere. Sotto, la corona, simbolo di eccellenza della sovranità, era d’oro ed era decorata con foglie e ghiande.

    Armatura: era formata da pezzi mobili che consentivano al cavaliere di muoversi liberamente. I pezzi erano tenuti insieme da cinghiette di cuoio.

    Cofanetto: nella tomba fu trovato un cofanetto che conteneva le ossa calcificate del re. L’analisi del cranio stabilì che il defunto era Filippo, infatti aveva una frattura al di sopra dell’occhio destro a conferma della cecità degli ultimi anni del re. Nel cofanetto vennero trovati anche molti simboli del potere regio.

    Elmo e corazza: questi due accessori rappresentano un’autentica rarità. Infatti sono in ferro, un metallo più difficile da lavorare rispetto agli altri.

    Descrizione

    Negli anni Settanta del XX secolo gli storici riuscirono a dimostrare che Verghina, città della Grecia settentrionale, nell’antichità corrispondeva a Ege, la capitale della Macedonia. Fu su questa base che l’archeologo Manolis Andronicos iniziò gli scavi per ritrovare le tombe dei re. Dovevano infatti essere sicuramente seppelliti nella capitale. E nel 1977, infatti, l’archeologo scoprì tre tombe perfettamente conservate: sulla base del contenuto, una di esse venne attribuita a Filippo II, padre di Alessandro Magno.

    Note

    La tomba di Filippo II

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