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Legenda
Scrittura geroglifica
Scrittura demotica
Iscrizione in greco
Descrizione
L’aspetto più originale della civiltà egizia è indubbiamente la scrittura. È basata su un sistema di segni molto caratteristici e si diffuse in Egitto quasi contemporaneamente all’epoca della sua invenzione in Mesopotamia: le iscrizioni più antiche in nostro possesso risalgono infatti all’incirca al 3000 a.C. La scrittura egizia fu decifrata nel XIX secolo da un egittologo francese, Jean-François Champollion. Nel 1799, durante la campagna napoleonica in Egitto, fu ritrovata la cosiddetta stele di Rosetta, una pietra sulla quale era scritto lo stesso decreto sacerdotale in greco e in due grafie egizie.
- la geroglifica (la scrittura geroglifica, sacra, detta così perché si trovava soprattutto nei templi e nelle tombe. Era una scrittura molto complessa, composta da pittogrammi, cioè piccole immagini che raffigurano oggetti, animali, piante ecc.)
- la scrittura demotica (cioè popolare, ancora più semplice e veloce)
- Partendo dall’iscrizione in greco, Champollion riuscì a decifrare la scrittura egizia. Egli capì che l’egizio antico era sia ideografico sia fonetico. Nella sostanza lo stesso segno, a seconda dei contesti, poteva essere un ideogramma (un solo segno richiama un’intera parola) o avere valore fonetico (il segno rappresenta un suono, cioè una sillaba o una parola). Sulla base di questa intuizione, tra il 1822 e il 1825, Champollion riuscì a leggere la maggior parte delle iscrizioni e pubblicò una grammatica dell’egizio antico.