1. Dante e Beatrice: storia di un amore platonico

Questo articolo ripercorre brevemente tutte le fasi dell’amore platonico di Dante per Beatrice. Si passano in rassegna le tappe del primo incontro a nove anni, del secondo a diciotto, dei vari sogni premonitori di Dante, del finto amore per altre donne, simulato per non rovinare la reputazione di Beatrice, del terzo incontro, nel quale Dante viene schernito da altre donne per il suo sentimento, della morte di Beatrice, del nuovo amore di Dante per una donna che comprende il suo dolore e, infine, della comparsa di Beatrice in sogno che richiama il poeta alla fedeltà. La spiegazione procede in modo semplice e chiaro, ma non aggiunge nulla in più rispetto a quanto si spiega già comunemente nelle pagine di una letteratura. Può essere quindi utile per documentarsi ma non come approfondimento.

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2. Dante moderno: tensione spirituale ne La Divina Commedia

L’articolo pone l’attenzione sulla tensione spirituale presente all’interno della Divina Commedia. In particolare, si trattano i temi dell’amore e dell’amicizia tramite la menzione di personaggi significativi, come Paolo e Francesca, Cavalcante de’ Cavalcanti, Virgilio e Beatrice. Questi sentimenti, però, rientrano in una prospettiva spirituale più ampia, che vede il suo culmine nell’incontro con Dio e nell’impossibilità di descrivere a parole tale evento. L’analisi dell’argomento viene supportata da frequenti rimandi al testo originale, scelti tra i più significativi e conosciuti.

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3. Inferno, traduzione francese di Danièle Robert: ci vuole coraggio per la bellezza!

Soggetto dell’articolo è la traduzione in francese dell’Inferno ad opera della studiosa Danièle Robert. Questa traduzione si differenzia dalle molte altre esistenti per il fatto di rispettare non solo il ritmo e le scelte lessicali dantesche, ma anche la struttura della terzina. La prima parte dell’articolo si concentra proprio sulla spiegazione di questa innovazione. Si passa poi alla citazione di alcuni passi tradotti, dei quali si sottolinea la perfetta scelta linguistica. L’affermazione “Ci vuole coraggio per la bellezza” fa riferimento alla temerarietà con cui l’autrice si accosta alla traduzione, scegliendo soluzioni insolite e talvolta azzardate, che però offrono un risultato innovativo. Anche questa affermazione è accompagnata da esempi concreti.

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