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La follia di Orlando - Ludovico Ariosto
1 In quali modi Orlando cerca di negare nella sua mente ciò che ormai la realtà ha reso evidente attraverso le scritte con i nomi di Angelica e Medoro intrecciati?
VEROFALSO
1. Immaginando che il nome faccia riferimento a un’altra Angelica
2. Pensando che Medoro abbia costretto Angelica a scrivere quei nomi
3. Ritenendo che si tratti di due soprannomi che due ignoti amanti, giunti lì, si sono dati
4. Ipotizzando che Angelica abbia voluto nascondere il suo vero nome, chiamandolo Medoro
5. Il narratore non lo spiega: si tratta di un generico meccanismo di rimozione che Orlando inconsapevolmente esercita
6. Supponendo che i nomi siano stati scritti da qualcun altro che voglia suscitare la sua gelosia o gettare infamia sul nome di Angelica
7. Pensando che siano stati scritti dal pastore che ha inventato la storia dei due amanti che gli viene raccontata
8. Ritenendo impossibile che Angelica si sia innamorata di un povero fante
2 La conoscenza della lingua arabica:
a. provocò danno a Orlando, perché gli permise di comprendere il racconto dell’amore tra Angelica e Medoro da parte del pastore che aveva incontrato
b. costituì sempre un vantaggio per Orlando, perché gli permise di districarsi da situazioni difficili; anche in quella occasione accadde così
c. fu un vantaggio in quel frangente per Orlando, perché gli permise di prendere coscienza dell’accaduto; diversamente avvenne in altre occasioni, quando si verificarono alcuni malintesi con guerrieri saraceni
d. provocò danno a Orlando in quel frangente, perché gli permise di leggere ciò che Medoro aveva scritto all’entrata della grotta che aveva visto il suo amore con Angelica
3 Quale affermazione relativa alla presenza del narratore è vera?
a. Nel testo non ci sono interventi espliciti del narratore, se non quello con cui si conclude il canto
b. Oltre che nella conclusione del canto, il narratore interviene più volte esplicitamente nel racconto delle vicende, spesso con funzione ironica, come all’ottava 112 dove fa riferimento alla sua esperienza, paragonandola a quella vissuta da Orlando
c. Gli interventi espliciti del narratore sono tesi esclusivamente a mettere in rilievo l’inattendibilità della visione della realtà da parte di Orlando, come all’ottava 104 dove evidenzia che si tratta di opinioni «dal ver remote»
d. Rari sono gli interventi espliciti del narratore, volti generalmente a ricavare un insegnamento morale dalle vicende di Orlando
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