1. L'errore di Manzoni

Le nevrosi di Manzoni: questo è il titolo dell’opera di Paolo D’Angelo che ci porta a scoprire un lato di Manzoni sconosciuto a molti. Lo scrittore, infatti, soffriva di agorafobia. D’Angelo ipotizza l’esistenza di una correlazione tra la malattia di Manzoni e il suo rifiuto della finzione letteraria.

Leggi testo completo

2. Manzoni ha un animo rivoluzionario

Manzoni viene subito definito “rivoluzionario”. Questo aggettivo, che può sembrare insolito agli studenti, è attribuito all’autore a causa della sua continua insoddisfazione, che lo porta a modificare sempre il suo lavoro. Di seguito, viene spiegato nel dettaglio il modo in cui Manzoni organizzava la sua giornata in relazione alla scrittura. Le informazioni sono tratte dall’opera di Giulia Raboni, Come lavorava Manzoni, in cui l’autrice si addentra nel laboratorio creativo dello scrittore allo scopo di ricostruire il suo modus operandi.

Leggi testo completo

3. Il Manzoni, che copione!

L’editore Luni ripropone un testo teatrale dal titolo I Promessi Sposi del chiarissimo Alessandro Manzoni ridotti in tre commedie di carattere, realizzato nel 1827 dall’autore Giambattista Nasi. Si forniscono le informazioni principali riguardo alla vita e agli studi di questo autore oggi sconosciuto. Si passa poi alla descrizione delle principali caratteristiche della sua opera teatrale, in particolare confrontandola con l’edizione Ventisettana dei Promessi Sposi.

Leggi testo completo