Nella
Praefatio espone la sua
concezione della storia: partendo da una visione pessimistica del presente e del futuro (secondo cui il più grande impero della storia soffre proprio per la sua grandezza), dichiara di volersi rifugiare nella narrazione del passato per ritrovarvi l'originaria
virtus che ha reso grande Roma.
Nei primi dieci libri svolge la narrazione dei miti delle origini per mostrare la formazione dei valori del
mos maiorum.