PLAUTO
"Da quando Plauto è morto, la Commedia piange,
la scena è abbandonata, lo Scherzo e il Gioco e
i Ritmi infiniti piangono tutti insieme"
La vita: nulla di certo
nasce a Sàrsina tra il 250/255 a.C.
Attore? Soldato? Schiavo, costretto alla mola, affrancatosi grazie al successo delle sue commedie?
Tutte le notizie su Plauto arrivate fino a noi non sono certe e quindi, probabilmente, invenzioni biografiche, costruite a partire dai testi delle commedie plautine.
Titus Maccius Plautus:
anche il nome di Plauto non fornisce dati certi: si riferisce a ruoli attoriali e ne identifica la professione non l'identità.
Maccius non è certamente un nome gentilizio. Probabilmente deriva da Maccus, lo "Sciocco" della Fabula Atellana
Il nome Plauto sembra invece rifarsi al termine Planipes, che indicava il mimo, l'attore che recitava "a piedi nudi ".
Plauto è stato il primo autore latino che si sia dedicato a un unico genere: la commedia. Fu un autore prolifico e di successo, immediato e postumo. Le sue commedie accolsero talmente tanto il favore del pubblico che diversi commediografi mediocri, fecero circolare i loro testi sotto il nome di Plauto. Alla sua morte le commedie a suo nome erano
130.
Le commedie: quante?
Uno studioso antico, Marco Terenzio Varrone, ne individuò come autentiche solo 21
Le dieci commedie più famose :
Amphitruo (Anfitrione)
Asinaria (La commedia degli asini)
Aulularia (La commedia della pentola)
Bacchides (Le due Bacchidi)
Casina (La ragazza del caso)
Curculio (Il gorgoglione)
Menaechmi (I due Menecmi)
Miles gloriosus (Il soldato fanfarore)
Mostellaria (La commedia degli spettri)
Pseudolus (Psèudolo, ovvero L'ingannatore)
Le commedie: gli intrecci
Fortissima prevedibilità e fissità degli intrecci che sono legati da uno schema ripetuto in quasi tutte le commedie.
Il centro narrativo è spesso la lotta tra due antagonisti per il possesso di un "bene"- una donna, una somma di denaro atta ad accaparrarsela - che vedrà il successo di uno (solitamente giovane) e la sconfitta dell'altro (di norma un personaggio con caratteristiche comportamentali che in qualche modo giustificano il suo essere perdente).
Le commedie: i personaggi
Come gli intrecci, anche i personaggi erano ridotti ad un numero limitato di maschere caricaturali, di "tipi", con carratteristiche e tratti sempre riconoscibili: il servo astuto, il parassita, il giovane innamorato, il vecchio avaro, la moglie brontolona.
Tali personaggi sono stereotipati, fissi, non hanno spessore psicologico né conoscono cambiamenti o evoluzioni nel corso della vicenda.