Capitalismo contro rivoluzione
La Rivoluzione bolscevica considerava il capitalismo il suo peggiore nemico, un nemico contro cui le masse popolari (operai, contadini, soldati) dovevano combattere con tutti i mezzi.
In questo manifesto di propaganda del 1919, opera di Viktor Deni, il messaggio è esplicito: «Schiaccia il capitalismo o sarai schiacciato!». I due riquadri, infatti, propongono scenari molto diversi: mentre a sinistra a trionfare è la rivoluzione bolscevica (personificata dal giovane con la maglia rossa), a destra a vincere sono le forze reazionarie (personificate da un ricco capitalista).
I quattro nemici della Rivoluzione
Per ottenere l’appoggio popolare i leader della Rivoluzione di Ottobre individuarono quattro nemici del popolo, a cui non si doveva concedere scampo: i generali zaristi, gli aristocratici, i preti e i proprietari terrieri.
Tale concetto viene ripreso in questo celebre manifesto di propaganda, in cui Lenin, a capo della Rivoluzione bolscevica, con la scopa rossa del comunismo spazza via dalla Terra tutti i rappresentanti del potere borghese e aristocratico.
Gli artisti e la Rivoluzione
Anche grandi artisti si misero al servizio degli ideali rivoluzionari; anzi, le avanguardie artistiche russe raggiunsero la loro massima espressività proprio nel periodo in cui la Rivoluzione bolscevica si stava affermando e doveva combattere numerosi avversari.
Durante la guerra civile russa tra i Bianchi (che combattevano contro la Rivoluzione bolscevica) e i Rossi (che, invece, la difendevano) il pittore El Lissitzky, nel 1919, dipinse quest’opera dal titolo molto significativo: Spezza i Bianchi con il cuneo rosso.
Il cinema, una potente arma di propaganda
Il governo bolscevico comprese già nei primi mesi di governo che il cinema poteva svolgere un ruolo importante per diffondere l’ideologia comunista tra le masse. I leader rivoluzionari poterono contare sull’opera di grandi maestri della cinematografia, come Dziga Vertov e Sergej Ejzenštejn, che nei loro film mettevano in luce le conquiste della Rivoluzione e ricordavano al popolo la durezza della vita durante l’epoca zarista.
In questa foto vediamo uno dei più celebri fotogrammi de La corazzata Potëmkin, di Ejzenštejn, che rievocava la dura repressione dei soldati dello zar durante la rivoluzione del 1905: nell’immagine, infatti, si vedono le truppe zariste mentre scendono i gradini della scalinata di Odessa sparando sulla folla che solidarizzava con i marinai del Potëmkin.
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La propaganda contro i nemici della Rivoluzione
La Rivoluzione bolscevica fu combattuta non solo con le armi ma anche attraverso la propaganda, che aveva lo scopo di attirare quante più persone possibili verso la propria causa. Tutto serviva allo scopo: manifesti, dipinti e perfino il cinema.
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I quattro nemici della Rivoluzione
Gli artisti e la Rivoluzione
Il cinema, una potente arma di propaganda