Guarda e rispondi
Legenda
La metà superiore dell’affresco è occupata dal mondo celeste: al centro troviamo il Cristo giudice supremo con accanto la Madonna, attorniati sui lati da santi, patriarchi, apostoli, martiri, beati e, nelle due lunette in alto, gruppi di angeli con i simboli della passione.
Nella fascia immediatamente inferiore sono rappresentate, come spinte da un doppio vortice verticale, ascendente e discendente, le anime giudicate da Cristo:
- alla Sua destra coloro che ascendono faticosamente al cielo,
- alla Sua sinistra i dannati che precipitano all’inferno.
L’espressione sconvolta dal terrore di questo dannato ben rappresenta la drammaticità del momento.
Anche i santi e i beati che circondano Cristo appaiono sbigottiti di fronte allo spettacolo terribile e improvviso che si mostra ai loro occhi, come rivela l’espressione preoccupata di san Pietro.
Tutta la scena è dominata dalla figura di Cristo: con un gesto imperioso e uno sguardo duro rivolto verso coloro che sono stati condannati agli inferi appare completamente preso dal Suo compito di giudice, sordo perfino alle invocazioni della Madonna che intercede per gli uomini. La Madonna, infatti, ritratta in un atteggiamento pietoso, rivolge il capo con dolcezza verso gli eletti che stanno faticosamente salendo al Regno dei Cieli.
Un giudice implacabile dei peccati e delle debolezze umane: era questa l’immagine di Dio nel Cinquecento. Nessuno sperava nella misericordia del Signore. Tutti erano terrorizzati dal pensiero del giorno del Giudizio, in cui sarebbero stati chiamati a rendere conto dei loro peccati, e dall’angoscia per la sentenza finale.