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    Legenda

    Ambedue le facce del disco sono coperte di linee graffite e di caratteri impressi a stampa quando l’argilla era molto fresca. Il disco oggi è conservato nel Museo Archeologico di Heraklion, la città principale di Creta; la sua datazione si aggira intorno al XVII secolo a.C.

    I segni, che non sono ancora stati tradotti, rappresentano animali, oggetti della vita quotidiana, case. Gli studiosi teorizzano che la scrittura abbia inizio al bordo del disco per poi essere letta seguendo una spirale verso il centro del disco.

    Gli studiosi non sono ottimisti riguardo alla decifrazione. Sul disco si trovano 242 segni: troppo pochi rispetto ai 30 000 che hanno permesso, ad esempio, di decifrare la scrittura micenea. Nulla di certo si conosce circa il messaggio che contiene.

    Descrizione

    La prima forma di scrittura cretese di cui abbiamo testimonianza è quella presente nel famoso “Disco di Festo”. Consiste in geroglifici rimasti ancora parzialmente indecifrati.

    Questo disco di argilla risale al XVII secolo a.C. e fu ritrovato in una piccola stanza del palazzo di Festo. Ha un diametro di 16 centimetri, coperto su ambedue le facce di linee graffite e di caratteri: vi sono complessivamente 242 segni che rappresentano animali, oggetti quotidiani, case.

    Note

    La scrittura del disco di Festo

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