Fiaba della Campania
La Bella del Mondo
C’era una volta un re che aveva un figlio sordomuto. Un giorno, davanti a casa, a una donna cadde e si ruppe un vaso di terracotta pieno d’olio. Questa povera vecchietta stava raccogliendo l’olio in una piccola pentola di creta. Il figlio del re, dal balcone, le tirò un sasso e mandò in frantumi la pentola. La vecchia esclamò:
– Possa tu non trovare pace fino a quando non incontrerai la Bella del Mondo!
A queste parole, venne la parola al sordomuto, il figlio del re che, visto ciò, disse al padre:
– Dammi una somma di denaro, perché devo andare a cercare la Bella del Mondo. Il padre gli diede il danaro e lui partì. La prima sera si fermò a caso di Vento di terra e gli chiese:
– Mi potresti dare notizie della Bella del Mondo?
Rispose Vento di terra:
– Per andarci devi comprare una botte di vino e un forno di pane.
Lui comprò la botte di vino e il forno di pane e si diresse in un bosco selvaggio, dove c’erano tutti animali feroci.
A ogni animale che incontrava dava un poco di pane e del vino; e ogni animale a cui aveva dato da mangiare e da bere gli dava una penna. Giunse in un luogo dove incontrò un’aquila che piangeva e la causa era una serpe che voleva divorarsela. Lui allora uccise la serpe e liberò l’aquila, che gli disse:
– Tu mi hai salvato la vita e io ti voglio far trovare la Bella del Mondo.
Dovevano attraversare una montagna di fuoco e l’aquila se lo pose sulle ali e passarono. Giunti là, trovarono il padre della Bella del Mondo che era Orco e la madre che era Orca.
Orco gli disse:
– Se vuoi prenderti mia figlia, devi superare una prova. – e continuò – Se te la senti di mangiare un forno di pane, te la sposerai.
Lo rinchiuse solo in una stanza dove c’era il forno. Il figlio del re non sapeva come fare. Prese poi il mazzo di penne che gli avevano dato gli animali e disse:
– Animalucci miei, se mi volete aiutare, venite qua a mangiare.
Subito apparvero e mangiarono il forno di pane. Quando la mattina seguente si alzò, Orco vide il forno di pane tutto consumato e disse alla moglie:
– Questo è il diavolo! Ha mangiato un forno di pane come niente!
Disse di nuovo al giovane:
– Devi superare un’altra prova; se la superi, sposi mia figlia. – e gli propose: – Devi bere una cantina di vino.
Lo rinchiuse in una cantina. Il figlio del re chiamò di nuovo gli stessi animali e, durante la notte, quelli bevvero tutto il vino. La mattina Orco si alzò e vide la cantina tutta vuota. Si indispettì molto e pensava di non dargli la Bella del Mondo; per paura che scappassero, ogni mezz’ora chiamava sua figlia.
Il giovane disse all’innamorata:
– In questa mezz’ora dobbiamo scappare!
– Sì. – rispose la Bella del Mondo.
Si prepararono. Poi l’aquila li prese sulle ali e li portò via. Orco, con il libro magico, li raggiunse vicino alla montagna di fuoco; ma l’aquila si avvicinò a Orco, lo urtò e gli fece cadere il libro tra le fiamme. Orco non poté più passare e loro attraversarono la montagna e andarono a sposarsi in grazia di Dio.
adatt. da Fiabe campane, Mondadori