I viaggi di san Paolo
Paolo, detto l’
Apostolo delle genti, non era uno dei dodici apostoli. Era cittadino romano. La conversione al cristianesimo avvenne sulla via di Damasco, come ci raccontano gli
Atti (At 9,22-26) probabilmente intorno all’anno 35. Iniziò a predicare la Parola: prima ad Antiochia e in Asia Minore, poi in Grecia e a Roma. “
Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,28). Dopo la conversione, Paolo viaggiò in Asia minore, in Siria e in Arabia; arrivò anche a Gerusalemme, prima di recarsi in Grecia e a Roma. Fondò molte comunità cristiane, alle quali scrisse le sue prime
nove Lettere. La lettera è il tipo di testo con cui Paolo ha messo per iscritto la sua predicazione. Le successive quattro lettere sono scritte a tre persone:
Timoteo,
Tito,
Filemone. L’ultima è destinata ai convertiti dal
giudaismo. Durante i suoi viaggi scrisse una
lettera ai Romani, due lettere ai
Corinzi, una ai
Galati e due ai
Tessalonicesi. Paolo arrivò a Roma nel 61, per essere processato e venne decapitato tra il 65 e il 67. Il suo corpo venne portato lontano dal luogo del martirio, nell’area delle sepolture sulla via Ostiense. La sua tomba divenne oggetto di venerazione, e nello stesso luogo fu edificata una cella
memoriae o
tropaeum, memoriale dove pregavano fedeli e pellegrini. Con la fine delle persecuzioni, all’inizio del IV secolo, l’imperatore Costantino fece innalzare sulla tomba di Paolo una basilica, consacrata da papa Silvestro nel 324.
Primo viaggio
Insieme a Barnaba e Marco intraprese il primo viaggio missionario negli anni dal 45 al 49. Da Antiochia a Cipro fino al sud dell’Anatolia (Perge, Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra e Derbe) Paolo e Barnaba predicarono nelle sinagoghe la Buona Notizia della
risurrezione e della salvezza in Gesù e fondarono comunità cristiane. A questo periodo risale la
separazione fra giudaismo e cristianesimo, con la divisione dei riti.
Secondo viaggio
Con il secondo viaggio di Paolo, avvenuto fra il 49 e il 52, il cristianesimo arrivò in Europa. Il primo obiettivo di Paolo è di incontrare le comunità da lui fondate durante la prima missione in Anatolia del sud. Proseguono poi verso nord-ovest, fino ai Dardanelli, a Troade, Antiochia, dove si aggiunge al gruppo il medico Luca. Paolo fonda comunità a Filippi, Tessalonica, Berea nell’alta Macedonia. Iniziarono i primi contrasti con i romani.
Paolo si rifugiò ad Atene e poi a Corinto, dove fondò la prima comunità fuori dal contesto religioso culturale palestinese. Ritornò poi ad Antiochia, passando attraverso Efeso e Cesarea.
Terzo viaggio
Il terzo viaggio (53-58) iniziò ad Antiochia. Paolo arrivò in Galazia, poi si diresse verso Efeso dove iniziò un’
opera di evangelizzazione verso la provincia dell’Asia. Costretto ad andarsene da Efeso a causa di una rivolta, andò nella Troade e poi a Corinto. Durante la seconda parte del viaggio, raccolse soldi per i poveri di Gerusalemme. Si recò a Roma e poi in Spagna. Da qui intraprese il viaggio di ritorno, il cui itinerario, per terra e per mare è indicato in Atti 20,3 – 21,16. Arrivato a Gerusalemme, fu subito arrestato.
Viaggio a Roma
Dopo l’arresto (At 21, 27ss) fu trasferito a Cesarea dai romani. Appellatosi all’Imperatore, in quanto cittadino romano, nell’autunno del 60 partì per Roma. Dopo una difficile traversata, durante la quale fece anche naufragio a Malta, arrivò nella primavera del 61. Il viaggio del prigioniero Paolo verso la capitale non fu un viaggio missionario vero e proprio, anche se continuò comunque a evangelizzare.