Il sito archeologico
Una veduta della falesia che si apre sulla costa occidentale del mar Morto, all’altezza di Qumran. In primo piano si possono vedere alcune grotte in cui furono rinvenuti nel 1947 i rotoli del più antico manoscritto del libro di Isaia.
Gli scopritori
Due dei tre beduini che trovarono i rotoli nella grotta.
Il rotolo di Isaia
È il più celebre dei manoscritti ritrovati nelle grotte di Qumran. Per quasi due millenni queste grotte avevano conservato una vera e propria biblioteca di manoscritti redatti quasi tutti in ebraico o in aramaico, alcuni in greco, vergati a inchiostro su pergamena (in qualche raro caso su papiro o ceramica).
Il contenitore
Il rotolo del manoscritto di Isaia era contenuto in un vaso di terracotta come questo.
Il sito archeologico
Il clima secco della regione in cui si trovano le grotte (siamo in una zona desertica a circa 400 m sotto il livello del mare) ha permesso ai manoscritti di conservarsi intatti per secoli. Le rovine, situate presso le grotte, sono state intensamente scavate tra il 1951 e il 1956, portando alla luce un insieme di edifici identificato come il centro della comunità essena.