Uomini in movimento
-
-
Titolo Titolo
Titolo Titolo
TitoloTitolo Titolo Titolo Titolo Titolo
Stalin in primo piano in una foto degli anni Trenta del Novecento.

In Unione Sovietica, Lenin – il leader comunista che aveva diretto la rivoluzione comunista del 1917 – morì nel 1924, all'età di 54 anni. Dopo una serie di scontri fra i principali esponenti comunisti, nel 1927 risultò padrone assoluto della situazione Iosif Vissarionovic Dzugasvili, detto Stalin. Innanzi tutto, il nuovo leader si sforzò di potenziare l’industria pesante, al fine di riuscire a competere, sul piano militare, con le grandi potenze capitalistiche. Nel giro di dieci anni, in effetti, l’URSS divenne una potenza industriale capace di competere con gli Stati Uniti e con la Germania.
I costi umani di tale impresa, tuttavia, furono elevatissimi, e il peso maggiore di quell’operazione fu sopportato dai contadini. Stalin infatti si propose un duplice fine: garantire il regolare rifornimento dei centri industriali ed esportare grandi quantità di grano all’estero, in cambio di tecnologia e capitali da impiegare nell’industria pesante (produzione di acciaio, estrazione di carbone, costruzione di grandi bacini idroelettrici...).
Stalin
Le deportazioni operate da Stalin
Novecento: il tempo degli spostamenti coatti
Stalin
Gioventù comunista
Kulaki processati
Russia tradizionale
Attivisti del partito comunista sovietico
Campo di transito
Deportati ai lavori pesanti
Deportati sovietici
Detenuti al lavoro
Detenuti al lavoro
Stalin "padre del comunismo"