Una storia di donne
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Il Duce passa per controllare i risultati della campagna demografica promossa dal fascismo.

Nel programma di San Sepolcro, presentato pubblicamente da Mussolini il 23 marzo 1919, insieme ad altre rivendicazioni di evidente matrice socialista spiccava pure la richiesta del suffragio femminile. Questa disponibilità del movimento fascista delle origini a valorizzare le donne si comprende non appena si ricorda che i Fasci, negli anni 1919-1921, avevano un carattere ambivalente, al tempo stesso nazionalista e socialista (o meglio, antiborghese) e volevano presentarsi come una forza moderna, capace di imprimere una spinta dinamica alla società italiana.
Tuttavia, una volta conquistato il potere, Mussolini iniziò ben presto a imbrigliare e frenare tutte le spinte eversive e gli elementi trasgressivi che avevano caratterizzato il movimento fascista dei primi anni. Nel campo delle relazioni sessuali, ciò volle dire l’abbandono di ogni comportamento che apparisse in contrasto con il rispettabile modello borghese e con la tradizionale morale cattolica.
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