Conflitti tra civiltà, religioni, ideologie
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Manifesto che raffigura i cosiddetti popoli del Terzo mondo uniti nella lotta contro gli oppressori imperialisti.

Nel secondo dopoguerra, i popoli dei paesi extra-europei che volevano liberarsi dalla dominazione coloniale, recuperando la piena sovranità politica o il completo controllo sulle proprie risorse economiche, usarono categorie concettuali occidentali o si appoggiarono su ideologie nate in Europa, come il nazionalismo o il socialismo. Nel mondo islamico, il primo a muoversi su questo terreno fu Mustafa Kemal, che negli anni Venti agì in nome del nazionalismo turco e cercò di rifondare su tali basi (laiche ed occidentali) la nuova repubblica sorta dopo il collasso dell’impero ottomano. Alcuni decenni dopo, negli anni Cinquanta e Sessanta, in Egitto, Gamal Abd-al Nasser si assunse il compito di combattere le tradizionali potenze imperialiste europee (Francia e Gran Bretagna) e Israele, considerato un’intollerabile umiliazione, imposta al mondo arabo dall’occidente. Nasser, tuttavia, a sua volta faceva ampio uso di categorie concettuali di matrice occidentale: si considerava socialista e aveva come obiettivi la modernizzazione dell’Egitto e l’unità di tutti i popoli arabi, in nome del nazionalismo.
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