M. ACCORRONI AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO
Grazie al terreno fertile, al clima caldo e alle opere di bonifica del territorio, i Sumeri divennero abili agricoltori e allevatori. Le principali colture erano cereali, legumi, alberi da frutto e ortaggi. Dalle piante del lino e della canapa ricavavano i fili per realizzare tessuti e corde, mentre con le foglie delle palme da dattero intrecciavano ceste, stuoie, funi e reti da pesca. Per non sprecare nulla di ciò che la terra offriva, i Sumeri accumulavano scorte di prodotti in appositi magazzini comuni. I Sumeri allevavano soprattutto ovini, suini e bovini, sia per ricavarne carne, latte, pelli e lana, sia per avere un supporto durante il lavoro. I Sumeri furono i primi a impiegare l’aratro trainato da buoi e ad allevare onagri per il trasporto di persone e merci; si mostrarono particolarmente abili anche nella pesca lungo i fiumi.
L’invenzione dell’aratro Per lavorare i campi, inizialmente i Sumeri utilizzavano le zappe e le falci, fatte di legno o di pietra. Poi inventarono l’aratro, uno strumento che scavava dei solchi nel terreno ed evitava agli uomini di sollevare pesanti zolle di terra. L’aratro era costituito da un timone (1) a due manici in legno, un imbuto (2) per spargere i semi e una lama (3) robusta per scavare il terreno. Grazie a questo prezioso attrezzo, l’aratura e la semina diventarono meno faticose e i raccolti furono più abbondanti.
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