SEI Editrice
LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI - A cura di Enrico Badellino
 

Preghiera per la fioritura delle verghe


Il fatto

All’interno del sancta sanctorum del Tempio di Gerusalemme, i ramoscelli, portati dai giovani della tribù di Giuda e da Giuseppe, vengono posti sull’altare e il sommo sacerdote Abiatar prega perché si verifichi l’evento straordinario. Appare un angelo che indica al pontefice la verga predestinata, quella di Giuseppe, la meno appariscente di tutte e che per questo era rimasta in disparte. Abiatar chiama ad alta voce Giuseppe e quando questi, intimidito, allunga la mano per prendere la sua verga, il prodigio si compie e dall’estremità del ramoscello scaturisce una candida colomba.


La parola

«Il giorno seguente […] il pontefice, entrato dentro il Santo dei Santi, portò fuori le verghe. Ma quando le ebbe distribuite tutte, poiché da nessuna verga uscì fuori una colomba, il pontefice Abiatar si rivestì dei dodici sonagli e dell’abito sacerdotale ed entrato nel Santo dei Santi accese il fuoco del sacrificio. E mentre recitava la preghiera gli apparve un angelo, che disse: “C’è qui una piccola verga, molto corta, a cui tu non hai fatto caso, e che hai posato insieme con le altre: se tu la porterai fuori e la consegnerai, proprio in essa apparirà il segno di cui ti ho parlato”. Quella era appunto la verga di Giuseppe, ma egli era stato trascurato perché era vecchio, ed egli stesso, per non essere costretto, per caso, a prendere la fanciulla, non aveva voluto reclamare la sua verga. Mentre se ne stava, umile, per ultimo, […] Abiatar gli gridò: “Vieni a prendere la tua verga, perché sei tu che si aspetta!”».
Dal Vangelo dello Pseudo Matteo (8,3)

L'immagine

I pretendenti alla mano di Maria sono inginocchiati in preghiera, insieme con il sommo sacerdote, in attesa della fioritura miracolosa di una delle verghe, disposte sull’altare, affiancate da due vasi di offerte.
Tutte le figure sono disposte nella parte inferiore. Giuseppe, il solo con il capo aureolato, attende umilmente all’estremità sinistra del riquadro.
Nell’abside, in alto, si intravvede una mano divina che preannuncia il miracolo: uno dei ramoscelli sarebbe fiorito.

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