Corteo nuziale
Il fatto
Dopo gli “sponsali”, cioè il fidanzamento religioso ove il promesso sposo assumeva l’impegno rituale di provvedere adeguatamente alla futura consorte, questa poteva essere “custodita”, prima delle nozze, presso la casa del marito oppure dei propri genitori. In entrambi i casi si formava un vero e proprio corteo nuziale al quale partecipavano anche alcune vergini, che avrebbero tenuto compagnia alla sposa fino al matrimonio. Quanto alla destinazione di Maria dopo gli sponsali, vi sono due versioni: secondo il Vangelo dello Pseudo Matteo e il Protovangelo di Giacomo, la Vergine fu custodita a casa di Giuseppe, mentre questi se ne andò a lavorare a Cafarnao. Secondo la Leggenda Aurea, invece – ed è questa la versione accettata da Giotto – Maria ritornò a Nazaret presso i genitori.
La parola
«Immediatamente dopo gli sponsali, Giuseppe si ritirò a casa sua a Betlemme per preparare la casa e per provvedere a tutte le cose necessarie per le nozze. La Vergine Maria si ritirò in questo tempo a Nazaret, presso i suoi genitori, con sette vergini della sua stessa età, sue compagne di latte, che il sacerdote le aveva dato come compagne e testimoni del miracolo».
Da Jacopo da Varazze, Leggenda Aurea, CXXXI
L'immagine
In questa allegra scena Maria, vestita di bianco e unica ad avere l’aureola, viene condotta dal corteo di vergini sue compagne a casa dei genitori a Nazaret, mentre Giuseppe, a Betlemme, sta preparando la dimora per la consorte. Alcuni musici, due dei quali portano una corona di alloro sul capo, rallegrano con una melodia il corteo.
La palma che sporge dal balcone della casa indica l’imminente gravidanza divina.