Visitazione
Il fatto
Con visitazione s’intende la visita che Maria rese alla cugina Elisabetta dopo aver saputo che questa sarebbe diventata madre (del futuro Giovanni Battista) malgrado l’età avanzata. È lo stesso arcangelo Gabriele, annunciando a Maria il concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo, a parlarle di Elisabetta: «Anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio» (Luca 1,36-37). Il grado di parentela fra Maria ed Elisabetta, soltanto accennato da Luca, è precisato dalla tradizione apocrifa, secondo la quale erano cugine prime: Maria era figlia di Anna (anche lei rimasta incinta quando ormai veniva considerata sterile), la quale aveva una sorella, Ismeria, madre di Elisabetta.
La parola
«In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”».
Dal Vangelo di Luca (1,39-45)
L'immagine
La visitazione narra l'incontro, denso di umanità, tra Maria e la cugina Elisabetta, più attempata; entrambe sono in attesa di un figlio, annunciato dall’arcangelo Gabriele: Elisabetta infatti è la madre del futuro Giovanni Battista. Ella, inchinandosi di fronte alla Vergine, riconosce la sua devozione a Gesù.
L’abbraccio tra le due donne si svolge presso la dimora di Elisabetta, caratterizzata da una decorazione a volute d'ispirazione classica. Per attenuare la solennità del momento sono inseriti dettagli di grande naturalismo, come la retina che tiene i capelli della donna a destra, la treccia di Maria e, soprattutto, il dialogo tra le due donne che accompagnano la Vergine.