SEI Editrice
LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI - A cura di Enrico Badellino
 

Invidia


L'immagine

Anticamente alla carità veniva contrapposta l’avarizia, che Giotto però sostituisce con l’invidia. Quest’ultima, figura mostruosa e ripugnante, dalle orecchie deformi e smisurate, conserva però dell’avarizia uno degli attributi più classici, la scarsella dei denari ben chiusa e assicurata con un legaccio alla cintura. È posta direttamente su un falò, altro rimando di segno capovolto alla carità, tra le cui prerogative vi è la fiamma. La figura del serpente, che qui le esce dalla bocca (allegoria di una lingua letteralmente “avvelenata”), ha origini classiche: «[L’invidia] mangia carne di vipera, che alimenta i suoi vizi» (Ovidio, Metamorfosi, II, 768-769).

© SEI - Società Editrice Internazionale p.a. - Torino