Annuncio a sant’Anna
Il fatto
Anna, rimasta a casa, riceve dall’angelo l’annuncio della prossima maternità.
La parola
«… sollevando gli occhi al Signore nella preghiera, [Anna] vide un nido di passeri su un albero di lauro e con un gemito levò la voce al Signore, dicendo: “O Signore Iddio onnipotente, che a ogni creatura hai donati dei figli […] e tutti gioiscono per i loro figlioli, me sola tu escludi dal dono della tua benignità? Tu sai, o Signore, che fin dall’inizio del mio matrimonio io ho fatto voto che se tu mi avessi dato un figlio o una figlia l’avrei offerto a te nel tuo santo Tempio”.
Mentre diceva queste cose, all’improvviso le apparve davanti allo sguardo un angelo del Signore, che disse: “Non temere, Anna, poiché è nel disegno di Dio un tuo discendente; e ciò che nascerà da te sarà oggetto di ammirazione per tutte le generazioni, fino alla fine”. E detto questo, si dileguò dai suoi occhi».
Dal Vangelo dello Pseudo Matteo (2,2-3)
L'immagine
Nell’atmosfera domestica della stanza Anna è inginocchiata, intenta a pregare. Un angelo, unico elemento divino insieme all’aureola della donna, si introduce dalla finestrella per annunciarle la futura nascita della figlia Maria. La cassapanca in legno, la coperta a righe e gli oggetti appesi aumentano la dimensione casalinga della scena. All’esterno del cubicolo vi è un portico sotto il quale una donna sta filando, ignara dell’avvenimento che sta succedendo all’interno della casa.
Nel timpano in alto, in una conchiglia sorretta da due angeli, è raffigurato Isaia, che aveva profetizzato la concezione di Maria e la nascita del Messia: «Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele [Dio con noi]» (Isaia 7,14).