Dio padre in trono
Il fatto
È il mistero stesso del Verbo di Dio che s’incarna nel grembo della vergine Maria. Sta per compiersi quanto aveva annunciato il profeta Isaia nell’Antico Testamento: «Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele» (Isaia 7,14). Non a caso, l’angelo inviato da Dio a Maria per annunciarle l’Immacolata Concezione, le si rivolgerà quasi con le stesse parole: «Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù» (Luca 1,31).
La parola
«L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria».
Dal Vangelo di Luca (1,26-27)
L'immagine
Due schiere di angeli circondano il trono dell’Altissimo che, volgendo gli occhi e con un cenno della mano, impartisce all’arcangelo Gabriele l’ordine di scendere a Nazaret e annunciare a Maria l’imminente maternità. Dio padre è seduto su un trono ligneo decorato e posto su una base a tre gradini, intarsiata.
La figura di Dio padre in trono è stata dipinta da Giotto su una tavola di pioppo inserita tra gli affreschi. L’opera aveva funzione di sportello per chiudere un vano retrostante. Per ragioni di conservazione la tavola originale è custodita al Museo Civico di Padova; nella cappella è stata collocata una riproduzione fotografica.