Croce vuota
L'immagine
Enrico Scrovegni offre alla Vergine (santa Maria della Carità), accompagnata da san Giovanni Evangelista e da santa Caterina d’Alessandria, il modello della cappella sostenuto da un ecclesiastico non identificato con certezza, ma che quasi sicuramente è il responsabile teologico-iconografico della decorazione (forse Altegrado de’ Cattanei). Enrico Scrovegni è dalla parte dei salvati, perché con la costruzione della cappella ha riscattato il padre dal peccato di usura.
Posta esattamente a perpendicolo sotto Gesù, una grande croce vuota sorretta da angeli sovrasta la scena della donazione e al contempo divide i reietti dai salvati. Il fatto che la croce sia vuota ne fa ora non più un simbolo di morte e sofferenza, bensì di risurrezione e gloria. Essa, tuttavia, ricorda anche che Gesù Cristo, giudice divino, fu a sua volta giudicato, condannato e sottoposto a supplizio dalla giustizia degli uomini.