Il volto di Cristo
I contemporanei di Michelangelo sottolineavano soprattutto la sua «terribilità» e Giorgio Vasari, amico dell’artista, parlava del volto di Gesù nel
Giudizio come di una «faccia orribile e fiera». Tuttavia, come si vede, il volto di Gesù esprime piuttosto la perfetta, distaccata obiettività del Giudice, imperturbabile, ben lontana da passioni umane come l’ira o la vendetta. Il principio ispiratore sembra essere l’intimo connubio tra «giustizia» e «grazia» espresso dal Salmo 89. La potenza di Gesù seduto sul suo trono di giustizia è terribile per i peccatori, ma è anche fonte di eterna beatitudine, dice il Salmo, per coloro che hanno saputo camminare «alla luce del tuo volto».