I dannati e Dante
Cacciati a colpi di remo dalla barca, i dannati sono trascinati a riva da uno stuolo di demoni rappresentati con le orride fattezze tipiche della tradizione iconografica medievale. Il groviglio dei corpi dei dannati ricorda la descrizione di Dante: «Come d’autunno si levan le foglie / l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo / vede a la terra tutte le sue spoglie, similemente il mal seme d’Adamo / gittansi di quel lito a una a una, / per cenni come augel per suo richiamo. / Coś sen vanno su per l’onda bruna, / e avanti che sien di là discese, / anche di qua nuova schiera s’auna» (Dante,
Inferno, III, 112-120).