Adamo ed Eva (2)
Con i volti contratti, quasi sfigurati dal rimorso e dall’angoscia, i corpi invecchiati e come rattrappiti, Adamo ed Eva sono scacciati dal giardino dell’Eden dopo il Peccato. Calpestano una terra brulla e arida, quella stessa che saranno costretti a lavorare con fatica e nella quale, come «polvere alla polvere», ritorneranno con la morte. In alto a sinistra, l’angelo con la spada allude ai versetti della Genesi: «[Dio] scacciò l’uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all’albero della vita» (3, 24).