La facciata
La chiesa, in stile neoromanico, ispirato ai primi stili cristiani, fu fondata tra il 1910 e il 1930
su iniziativa del sacerdote argentino José León Gallardo (1871-1924) e con il progetto di Giuseppe Astorri.
La chiesa è stata riconosciuta nel 1919 come "Chiesa Nazionale Argentina", sottolineando il suo legame con la comunità.
Sulla facciata domina un grande mosaico in cui la figura dell’agnello, simbolo di Cristo, è al centro e nella fascia sottostante sono
raffigurate dodici pecore che richiamano i dodici apostoli.
L'interno
La chiesa è a tre navate, separate da file di otto colonne ioniche in marmo e sovrastate da altrettante colonne
corinzie che delimitano il matroneo.
Nella navata centrale la volta è a capriata, rivestita da pannelli lignei. Le pareti sono ricoperte da marmi policromi e figure geometriche procedono lungo il pavimento.
La Pietà
La decorazione della chiesa, opera di Giambattista Conti, è bizantineggiante, mentre l’iconografia è paleocristiana.
Nell'abside si trova un mosaico raffigurante la Pietà, allusione alla Vergine addolorata, in omaggio alla titolazione della chiesa.
Il grande mosaico, del 1959, è opera del Conti, ma è stata realizzata da Marco Tullio Monticelli.
Nostra Signora di Lujàn
La cappella a sinistra dell’ingresso ospita la statua della patrona dell’Argentina, Nostra Signora di Luján,
le bandiere delle nazioni latinoamericane e gli stemmi delle province argentine.
Madonna della Mercede
Nella cappella laterale a destra, il mosaico Madonna della Mercede è un’opera recente (1970 circa)
della Scuola italiana del mosaico di Montepulciano.