La facciata
La chiesa, che sorge in pieno centro storico, è un simbolo della comunità spagnola a Roma.
Fondata nel 1506, a seguito della costruzione di un ospizio per i pellegrini spagnoli da parte della Confraternita della Vergine di Montserrat
in Catalogna, fu edificata secondo il progetto di Antonio da Sangallo il Giovane (1484-1546). Per mancanza di risorse i lavori furono interrotti più volte,
ma gli architetti che si avvicendarono rispettarono sempre il progetto originale. Nel 1821 fu ristrutturata da Giuseppe Camporese (1761-1822)
e subì un ultimo restauro nel 1929.
Il portale
Sull’ampia facciata, progettata da Francesco da Volterra (1535-1594), spicca nel timpano il gruppo marmoreo,
scolpito da Giambattista Contini (1642-1723), con La Madonna e il Bambino che sega la roccia, che allude alla montagna su cui fu costruito
il santuario catalano di Montserrat.
L'interno
L’interno è a navata unica divisa da alti pilastri di ordine composito con cappelle laterali e un’abside di grandi dimensioni,
che ospita una crocifissione di Girolamo Siciolante de Sermoneta (1521-1580 ca.) proveniente dalla chiesa di Santiago.
Tra le altre opere pregevoli ricordiamo gli affreschi di Francesco Nappi (1565-1630), Il sonno della Vergine,
e di Giovanni Battista Ricci detto il Novara (1537-1627), L’incoronazione di Nostra Signora.
San Giacomo Maggiore
Nella chiesa si può, inoltre, ammirare una splendida opera di Jacopo Sansovino (1486-1570): la statua di san Giacomo Maggiore,
risalente al 1517, collocata nella cappella dedicata a Cristo Crocifisso.
La Vergine di Monserrat
La cappella centrale è dedicata alla Vergine di Montserrat, con un’immagine della Vergine scolpita da Manuel Martí Cabrer (1901-1951),
copia della Vergine dell’Abbazia di Montserrat, in Catalogna.