La facciata
La chiesa di Santa Prisca all’Aventino sorge nell’area dove la tradizione situa la presenza del più antico culto cristiano:
si tratta del titulus Aquilae et Priscillae, i genitori di santa Prisca, battezzata da San Pietro all’età di tredici anni e martire del I secolo.
La stessa tradizione indica in questo luogo il passaggio dei santi Pietro e Paolo.
La chiesa fu edificata tra il IV e il V secolo, ma fu poi ricostruita alla fine del XVI secolo al tempo di Callisto III (1378-1458).
La facciata è stata rifatta nel 1600 su progetto di Carlo Lombardi di Arezzo (1545-1619) e presenta un timpano imponente, mentre nel centro un portale,
fiancheggiato da due colonne romane di granito, è oggi l’unico ingresso alla chiesa.
L'interno
L’interno della chiesa è in stile barocco, con tre navate divise da due file di archi a tutto sesto che poggiano su pilastri
rettangolari decorati con piccole mensole, all'interno dei quali sono racchiuse, visibili ancora in parte, le antiche colonne.
Il soffitto è a cassettoni lignei e risale al 1800.
Il fonte battesimale
Nella prima cappella di destra si trova il fonte battesimale, costituito da un antico capitello romano riadattato
e sormontato da una statuetta in stile moderno raffigurante il battesimo di Cristo. Un’antica leggenda narra che san Pietro battezzò santa Prisca su questo fonte.
L'abside
Gli affreschi del presbiterio, realizzati nel 1600 dal pittore fiorentino Anastasio Fontebuoni (1571-1626),
raffigurano il martirio di santa Prisca (sulla parete di sinistra) e il trasporto delle reliquie di santa Prisca (sulla parete di destra).
La pala d’altare rappresenta la santa mentre riceve il battesimo da san Pietro e fu realizzata da Domenico Cresti, detto il Passignano (1560-1636).
Il mitreo
Dalla navata destra, si accede scendendo una scala, a una serie di ambienti di epoca romana molto ben conservati,
rinvenuti grazie agli scavi compiuti sotto la chiesa negli anni Trenta del secolo scorso. Qui è possibile ammirare un mitreo romano
ricavato alla fine del II secolo d.C. all’interno di un edificio più antico, databile intorno al 95 d.C.