La torre del miracolo
Il santuario è situato nella campagna romana, tra Ciampino e Trigoria, in una zona dell’Agro Romano denominata Castel di Leva.
È dedicato alla Madonna del Divino Amore, oggetto di venerazione per i numerosi miracoli avvenuti grazie alla sua intercessione,
ed è un’importante meta di pellegrinaggio fin dal 1740, quando un pellegrino smarrito, inseguito da cani feroci,
fu salvato dopo aver invocato la Madonna dipinta sulla torre di Castel di Leva.
La prima chiesa
Si narra che l’evento fondativo del santuario, eretto nel 1744, fu proprio la protezione che la Madonna diede al pellegrino.
Il santuario fu poi testimone di un voto di protezione che fecero i romani durante la Seconda guerra mondiale, per i quali la Madonna intercesse
evitando distruzioni delle città italiane.
Madonna del Divino Amore
Da allora, nel giorno di Pentecoste, si ricorda la festa del santuario: la Madonna del Divino Amore, icona bizantina,
simboleggia infatti la relazione tra Maria e lo Spirito Santo.
Nel 1932 fu nominato rettore del santuario don Umberto Terenzi, che il 25 marzo 1942 istituì la Congregazione delle Figlie del Divino Amore.
Dal 1962, il santuario fu affidato all’Ordine degli Oblati, ancora oggi custodi del luogo di culto.
Il nuovo santuario
Alle soglie del 2000 fu realizzato un nuovo santuario più grande su progetto dell’artista francescano padre
Costantino Ruggeri (1925-2007) e dell’architetto Luigi Leoni (1946). L’edificio fu inaugurato il 24 dicembre 1998 e consacrato
da Giovanni Paolo II (1920-2005) il 4 luglio 1999.
Il nuovo santuario è un’oasi spirituale e festosa per i pellegrini. Attualmente, la forma di devozione più conosciuta e diffusa è il pellegrinaggio notturno,
che si tiene ogni sabato, dalla settimana dopo Pasqua a fine ottobre e vede folle di pellegrini percorrere a piedi la strada fino al luogo sacro.
L'altare
L’edificio ha una forma geometrica semplice: una scatola simile a un triangolo isoscele con la copertura coltivata a prato,
leggermente inclinata, per consentire il deflusso delle acque piovane, più bassa alla base del triangolo, dove è posto l’ingresso,
a salire verso il vertice dove è posto il presbiterio con l’altare in marmo bianco di Carrara.
L'interno
La struttura, che è in grado di accogliere oltre 1500 pellegrini, è stata realizzata ai piedi della collina,
fuori dalle antiche mura, senza violare il paesaggio della campagna romana e il complesso monumentale settecentesco.