È la chiesa nazionale dei belgi. Nell’XI secolo, una comunità di fiamminghi
stanziata a Roma edificò un ospizio e una cappella dedicata a San Giuliano, per l’accoglienza
dei pellegrini e dei visitatori connazionali che passavano per la città.
Il complesso oggi è amministrato dalla Stichting Sint-Juliaan, una fondazione laica belga
che discende dall’antica confraternita.
La chiesa risale all’VIII secolo circa, quando la Fiandra fu convertita al cattolicesimo, ma assunse lo stato attuale solo nel 1675. È dedicata a un santo fiammingo, San Giuliano detto l’Ospitaliere, la cui statua si trova sulla facciata, all’interno di una nicchia. Accanto alla chiesa c’era un ospedale per i fiamminghi che, per tre giorni, poteva ospitare anche persone non malate.
L’interno è a navata unica e conserva opere che, per la maggior parte, risalgono agli inizi del XVIII secolo. L’altare maggiore è dedicato a San Giuliano l’Ospitaliere.
Sul soffitto si trovano bellissimi affreschi barocchi, tra i quali spicca un medaglione, dipinto da William Kent, che raffigura l'Apoteosi di San Giuliano, contornata da quattro figure allegoriche che rappresentano le quattro contee di Fiandra.