La basilica ha un legame particolare con la storia rinascimentale di Cipro: tra le sue opere si può, infatti, ammirare l’elegante monumento funebre del Cardinale cipriota Ludovico Podocataro (Nicosia 1429 - Roma 1504), segretario e medico di papa Alessandro VI, ma anche importante umanista e diplomatico papale.
Edificata nel 1099 da papa Pasquale II (1053-1118) sul luogo dove sorgeva la tomba dell’imperatore
Nerone, la basilica fu poi ampliata nel Quattrocento durante il papato di Sisto IV (1414-1484), fino a diventare
uno degli esempi più rappresentativi di architettura rinascimentale e barocca.
La facciata presenta uno stile sobrio, mentre l’interno è ricco di cappelle decorate da importanti
famiglie nobiliari romane.
La basilica è stata arricchita nel corso del secoli con decorazioni, dipinti e sculture dei grandi nomi della storia dell’arte tra cui Bramante, Raffaello, Caravaggio e Bernini.
Nella prima cappella a sinistra dell’altare maggiore, la Cappella Cerasi, si trovano, ai lati, le famose le tele di Caravaggio raffiguranti la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro, mentre nella pala centrale vi è l’Assunzione della Vergine di Annibale Carracci.
È la seconda cappella della navata sinistra ed è un celebre scrigno di capolavori. Tra gli artisti che vi lavorarono, ci sono Raffaello e Gian Lorenzo Bernini.
La decorazione della cappella è attribuita a Pinturicchio e alla sua bottega. Sulla parete dell'altare si trova il grande affresco con la Madonna in trono col Bambino tra i santi Agostino, Francesco, Antonio da Padova e un santo monaco.
Nel transetto della basilica si trova l’elegante mausoleo del cardinale Ludovico Podocotaro, scolpito da collaboratori di Andrea Bregno.