La basilica è un punto di riferimento religioso per la comunità finlandese,
fin dal 1942 quando vennero instaurate le relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Finlandia.
Ogni anno, il 19 gennaio, giorno della festa di sant’Enrico di Uppsala, vescovo e patrono della Finlandia,
una solenne Messa in suo onore viene celebrata nella Cappella Capranica dove si trova una statua in legno
raffigurante sant’Enrico.
La basilica, fondata nel VII secolo sopra i resti di un tempio,
dedicato probabilmente a Minerva Calcidica, fu poi riedificata in stile gotico nel XIII secolo.
La facciata è semplice e sobria e risale al Rinascimento.
Nel piazzale antistante la facciata si trova un obelisco egizio issato su un basamento raffigurante
un grazioso elefantino.
L’interno della basilica è in stile gotico ed è diviso in tre navate con volte
a crociera poggiate su pilastri con rivestimento marmoreo.
Lungo le pareti e la volta della chiesa si estende una fitta decorazione con affreschi restaurati
nel corso dell’Ottocento.
Nel transetto destro si trova la Cappella Carafa, interamente affrescata da Filippino Lippi (1457-1504) per il Cardinale Oliviero Carafa (1430-1511), che compare anche nell’Annunciazione posta sopra l’altare.
Nel presbiterio è collocata la statua di Cristo di Michelangelo Buonarroti (1475-1564), che è scolpita in un unico blocco di marmo bianco ed è alta 205 cm. Nella scultura Gesù Cristo abbraccia gli strumenti della sua passione (la croce, oltre che la canna e la spugna con cui gli venne dato l'aceto da bere poco prima di morire). La croce non è un elemento decorativo ma è ciò che sorregge l’intera figura.
Sotto l’altare maggiore si trova il sarcofago con i resti di Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa e compatrona di Roma, d’Italia e d’Europa. Il sarcofago, recentemente restaurato, raffigura sul coperchio, ricavato da una statua, la santa giacente.