Circoncisione
Anonimo
Circoncisione di Gesù, 1347 ca., affresco
Bergamo, Chiesa Santa Maria Maggiore

Hans Leonhard Schaufelein
Il fatto
Soltanto il Vangelo di Luca ricorda brevemente l’episodio della Circoncisione (dal latino circum, «attorno», e caedere, «tagliare»), che tuttavia è importante per diversi motivi. In primo luogo rappresenta il segno tangibile dell’appartenenza di Gesù al popolo ebraico, secondo il “patto” fra Dio e Abramo citato dalla Genesi (17,9-14). Secondo la tradizione giudaica, inoltre, alla circoncisione doveva accompagnarsi l’imposizione del nome, perciò nella medesima occasione viene dato al Bambino quello profetizzato a Maria dall’arcangelo Gabriele: «concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù» (Luca 1,31) e ribadito a Giuseppe dall’angelo apparsogli in sogno: «[Maria] darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù; egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Matteo 1,21). Il significato di quel nome sarà poi reso esplicito dall’angelo apparso ai pastori: «è nato per voi un salvatore» (Luca 2,11), in quanto Gesù significa proprio Salvatore. Infine, il tema della circoncisione rappresenta un importante presagio della Passione, poiché per la prima volta viene versato il sangue del Redentore.
La parola
Dal Vangelo di Luca (2,21)
«Quando furono passati gli otto giorni per circonciderlo, gli fu dato il nome di Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito in grembo.»
Approfondimento
Maestro del monogramma AB,
Circoncisione, 1530 ca., olio su tavola,
Dresda, Gemäldegalerie.
Il rito della Circoncisione, in ebraico Brit milà, ricorda il patto fra Dio e Abramo tramandato dall’Antico Testamento: «E di nuovo disse Dio ad Abramo: “Tu dunque osserverai il mio patto, e dopo di te il tuo seme nelle sue generazioni. Questo è il mio patto che osserverete tra me e voi, tu e il seme tuo dopo di te: tutti i vostri maschi saranno circoncisi. E voi circonciderete la vostra carne in segno dell’alleanza tra me e voi. Tutti i bambini maschi di otto giorni saranno circoncisi tra di voi da una generazione all’altra; il servo, o sia nato in casa, o lo abbiate comperato da qualunque uomo non della vostra stirpe, sarà circonciso. E questo segno del mio patto sarà nella vostra carne per eterna alleanza. Se un maschio non sarà stato circonciso, una tale anima sarà recisa dal ceto del popolo suo: perché ha violato il mio patto”.» (Genesi 17,9-14). Che la circoncisione, tuttavia, fosse soltanto l’aspetto fisico di un patto squisitamente spirituale, di una simbolica “circoncisione del cuore”, è lo stesso Antico Testamento a indicarlo: «Il Signore Dio tuo circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi figliuoli, affinché tu ami il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua, affinché tu possa vivere» (Deuteronomio 30,6). Gesù, che in quanto ebreo viene fisicamente circonciso, sarà però battezzato con l’acqua da Giovanni Battista e il battesimo sostituisce così, nel Nuovo Testamento, l’antico simbolo del patto con Dio: «Chi crederà e si farà battezzare sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato» (Marco 16,16). Il valore di questa sostituzione è pienamente espresso dalla prima epistola di Pietro: «Alla qual figura corrisponde il battesimo (non il nettamento delle sozzure della carne ma la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio), il quale ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo…» (1 Pietro 3,20-22).