La via dell’Angelo
La
via dell’Angelo è un percorso ideale di pellegrinaggio che partiva da Mont Saint-Michel in Francia e giungeva al santuario di Monte Sant’Angelo, in Puglia. Questo percorso coincide in gran parte con la
via Francigena. Per lungo tempo si credette che questa fosse una via di pellegrinaggio staccata dall’altra, mentre in verità ne è una parte. La via dell’Angelo vera e propria (cioè il cammino così chiamato e che si trova nel centro Italia) è costituita dalla via Sacra dei Longobardi.
L’angelo in questione è l’
arcangelo Michele.
Il culto dell’arcangelo sembra nascere in Frigia, per la presenza di molti ebrei convertiti al Cristianesimo. Di qui, attraverso l’Asia minore e l’Egitto, si propagò nell’Impero Romano.
Costantino fece dedicare all’arcangelo Michele la più bella chiesa di Costantinopoli.
Nei luoghi di apparizione di san Michele sono nati i tre santuari a lui dedicati che caratterizzano questo itinerario:
Mont-Saint-Michel, in Normandia, la
Sacra di San Michele in Piemonte, Monte Sant’Angelo nel Gargano.
Sul monte salirono Papi, sovrani, santi, predicatori e umili pellegrini che provenivano da tutta l’Europa. Ancora oggi, lungo le pendici del monte, sono percorribili i sentieri dei pellegrini, che raggiungevano la cima genuflessi e nell’ultimo tratto con pesanti pietre appese al collo.
Il pellegrinaggio alla
Grotta dell’Arcangelo divenne un fenomeno enorme e per secoli quello di
San Michele al Gargano fu uno dei massimi santuari della cristianità: il solo che, insieme a
San Pietro e al
Santo Sepolcro, poteva fregiarsi della croce a doppia traversa.
La
Sacra di San Michele si trova in Piemonte e sembra sia stata costruita dagli angeli: si staglia imponente e solitaria sulla cima del monte Pirchiriano (a guardia della Val di Susa) ed è un’opera sovrannaturale. Le sue origini poco note risalirebbero addirittura al periodo di Costantino, che stabilì che ogni accampamento dovesse dotarsi di un luogo di culto.
Sul Pirchiriano venne dapprima eretta una cappella, in seguito ampliata dai Longobardi e dedicata al culto di san Michele.
Mont-Saint-Michel in Normandia suscita una forte meraviglia per il singolare gioco delle maree, a causa del quale a volte emerge dal mare, altre sembra al centro di un deserto. Si narra che nell’VIII secolo, per tre volte san Michele sia apparso al vescovo. Per tre volte questi pensò che fosse un’illusione. Ma il moltiplicarsi di segni mirabili lo portarono a credere che fosse effettivamente un’apparizione. Il luogo fu consacrato all’arcangelo e il culto crebbe insieme alla stessa abbazia.
I tre luoghi sacri si trovano a 1000 chilometri di distanza l’uno dall’altro, esattamente allineati lungo una retta che, prolungata in linea d’aria, conduce a Gerusalemme.