I santuari del pellegrinaggio: Padula
La
certosa di San Lorenzo, nota anche come
certosa di Padula, è una delle abbazie più grandi al mondo. Nel 1998 l’UNESCO l’ha proclamata
Patrimonio dell’Umanità. Fu donata ai frati Certosini nel 1306 dal conte normanno Tommaso Sanseverino, per cementare i suoi rapporti con la casata d’Angiò (che regnava nel sud d’Italia), che era particolarmente legata all’ordine. Inoltre, il conte sfruttò la preziosa opera di bonifica che i Certosini svolsero nella valle, invasa dalle paludi dopo la caduta dell’Impero romano. La certosa fu progettata secondo la struttura tipica delle abbazie. L’organizzazione degli spazi seguiva la distinzione tra “
casa alta”, dove vivevano i padri certosini, conducendovi una vita ascetica e una “
casa bassa” adatta all’esercizio delle attività quotidiane. Qui stavano i
conversi, che avevano il compito di curare i rapporti con le comunità circostanti, di amministrare i beni dell’ordine, di sovrintendere alle attività agricole ed artigianali.
È noto che nelle cucine venivano preparati pranzi luculliani in occasione della visita di personaggi importanti. Famosa è la storia di una
frittata di mille uova preparata in onore di
Carlo V.
I padri certosini consumavano invece pasti frugali: la regola proibiva loro la carne, mentre facevano largo consumo di verdure, uova, latte, formaggi e pesce. La dominazione napoleonica spogliò la certosa di Padula del suo patrimonio librario e dei suoi tesori, oggi in parte restituiti all’abbazia.