La cattedrale di San Salvador a Oviedo e il sudario
L’intreccio di strade che si sviluppano parallelamente a un cammino di pellegrinaggio spesso è frutto di deviazioni che si formano per interessi
mercantili oppure per raggiungere luoghi importanti dal punto di vista
spirituale, come
Oviedo.
La città delle Asturie, posta fra Leon e la costa del Nord, deve la sua importanza al
Sudario di Cristo conservato all’interno della
cattedrale di San Salvador. La costruzione della chiesa, di struttura prevalentemente gotica, fu iniziata nel
XIII secolo sopra un sito romanico: la cattedrale è una sorta di contenitore per un vero e proprio
testo di storia della cristianità spagnola scritto in pietra. Il capitolo principale di questo libro è la
camara santa, una cappella costruita da Alfonso II per ospitare una delle reliquie più importanti della cristianità insieme alla
Sindone di Torino: il Sudario. Conosciuto anche come
Telo di Oviedo, è un pannello di lino di dimensioni ridotte, che in origine sarebbe stato usato per avvolgere il
capo di Gesù dopo la sua morte sino all’arrivo al sepolcro. A differenza del telo di Torino, il Sudario non porta impressa alcuna immagine: su di esso vi sono solo
macchie di sangue.
La tradizione racconta che il Santo Sudario rimase a
Gerusalemme fino al VII secolo: nel 614 la città fu invasa e il Telo, insieme ad altre reliquie, fu trasportato attraverso l’Africa settentrionale arrivando infine in Spagna, a
Toledo. Venne infine portato a
Oviedo intorno alla metà del IX secolo, per proteggerlo dall’invasione musulmana.
Il Telo di Oviedo viene anche oggi venerato da molti pellegrini diretti a Santiago. Viene
esposto tre volte l’anno: il venerdì santo, il 14 settembre (festa della Santa Croce) e il 21 settembre, giorno in cui si festeggia san Matteo apostolo ed evangelista.
Il Telo e la Sindone sono due tra le reliquie legate direttamente alla Passione di Gesù: tra le altre ricordiamo i tanti presunti
frammenti di croce custoditi in diversi luoghi di culto in Europa, dal santuario di Maria Ausiliatrice a Torino a Notre-Dame a Parigi, fino alla chiesa di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.
Camara santa:
è una cappella fatta costruire da Alfonso II per esporvi alcune reliquie religiose che in seguito è diventata il santuario interno della Cattedrale di Oviedo. Qui si trovano alcuni simboli importantissimi per la Spagna medioevale cristiana, come la Croce degli Angeli, donata alla città da Alfonso II nel IX secolo: la Croce è tuttora simbolo di Oviedo. Un secolo dopo Alfonso III regalò alla comunità la Croce della Vittoria, che diventerà il simbolo delle Asturie. Questi e altri oggetti sono visibili nella Sala Apostolare, le cui bellissime sculture sono opera di Maestro Mateo, autore anche del Portico della Gloria della cattedrale di Santiago.
Sindone:
(nota anche come
Sacra Sindone): dal greco
sindôn, parola che indica un tessuto di lino di buona qualità, è un telo di lino conservato nel Duomo di Torino. Su di esso sono visibili dei segni riconducibili all’immagine di un uomo che porta segni di maltrattamenti e torture compatibili con quelli descritti nella Passione di Gesù. Secondo la tradizione cristiana, l’uomo della Sindone è proprio Gesù e il lenzuolo è quello usato per avvolgerne il corpo nel Santo Sepolcro.