L’ordine dei cavalieri di Santiago
Gli ordini monastici militari si costituirono durante il Medioevo in diverse aree dell’Europa occidentale. Autorizzati dai Pontefici, avevano lo scopo di
proteggere i viandanti lungo le grandi vie di pellegrinaggio e fermare l’avanzata dei Mori.
Il
monaco-cavaliere era una figura che conciliava ideali e stili di vita del monachesimo e della cavalleria. I cavalieri, oltre ai voti monastici, inserivano nei loro statuti l’impegno a
soccorrere i pellegrini e
proteggere i luoghi santi dagli “infedeli”. Anche in Italia si costituirono diversi ordini: ne è un esempio quello formato ad Altopascio, sulla via di Pontremoli, l’Ordine dei Cavalieri di Altopascio, detti del Tau.
L’
Ordine di San Giacomo della Spada fu istituito nel
1175 dal re di Leon e di Castiglia, Ferdinando II e fu approvato da papa Alessandro III: dodici peccatori pentiti di Leon si impegnarono a vigilare sul Cammino di Santiago, osservando la
regola agostiniana.
Durante la Reconquista i cavalieri di san Giacomo si misero a disposizione dei sovrani cristiani. Nel 1523, papa
Adriano VI unì l’Ordine di Santiago de Compostela alla corona di Spagna, con gli ordini di Calatrava ed Alcantara.
La
divisa originaria dei monaci-cavalieri di san Giacomo era costituita da un mantello bianco con la croce rossa con due aste laterali gigliate, quella superiore a forma di
cuore e quella inferiore a punta di
spada.
Il cuore rappresentava la dedizione e l’ardimento, il giglio la gloria della Vergine Maria e la spada la difesa della fede.
La croce era caricata da cinque conchiglie d’oro (dette capesante), una al centro e quattro intorno ad essa.