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L'EUROPA DEI PELLEGRINAGGI
 

La chiesa sulla via di Sigerico: la Santissima Annunziata



La chiesa e l’ex convento degli Agostiniani, siti nell’omonimo borgo fuori Pontremoli, vennero eretti alla fine del XV secolo sul luogo di un’apparizione mariana.
Il luogo era già noto per la sua posizione sulla via Francigena. Originariamente, la strada passava sotto un arco dello stesso edificio e di fronte alla chiesa esisteva il guado del fiume Magra per i pellegrini che si dirigevano verso la costa e si imbarcavano per Santiago de Compostela.
Risulta che le apparizioni, avvenute davanti a un’immagine dell’Annunciazione affrescata in un’edicola (un tempietto) di pietra nel bosco, abbiano incrementato tanto l’affluenza da suggerire l’ampliamento della cappella.
La facciata della chiesa risale al XVI secolo, l’interno ospita una sola navata. Nel centro della navata è presente un tempietto marmoreo ottagonale, che risale al 1526 ed è stato attribuito in alcune sue parti al Sansovino. Questa singolare struttura, che a prima vista può sembrare inusuale e inutile, ha invece una funzione precisa: la distanza che separa il tempietto (annunciazione) dal crocifisso (risurrezione) è una metafora del cammino. In questo spazio è rappresentato il sacrificio di Gesù e la difficoltà che ogni uomo incontra se inizia una ricerca spirituale e di conoscenza di sé.
Dietro l’altare è conservato l’affresco dinnanzi al quale sarebbero avvenute le apparizioni miracolose. Altra opera di pregevole fattura è il polittico della Madonna e gli Evangelisti, che rappresenta anche le scene dell’Annunciazione e della Crocifissione. L’opera, rubata e smembrata in varie tavole, una volta recuperata è stata restaurata e ricollocata al suo posto.
Nella Sacrestia è possibile ammirare gli arredi di frate Francesco Battaglia e sul soffitto la raffigurazione del cuore trafitto, stemma degli Agostiniani. Il convento è annesso alla chiesa.



Polittico: è una pala d’altare dipinta o in rilievo composta di tavole solitamente incernierate che si possono richiudere l’una sull’altra. Se gli scomparti sono due si ha il dittico, se tre il trittico, se in numero è maggiore il polittico vero e proprio.

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