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Legenda

Nel 1980 morì Tito, che teneva ancora unite le repubbliche nonostante le difficoltà economiche e l’indebolimento dell’ideologia comunista. In Serbia si diffuse l’ideale nazionalista e comunista della «Grande Serbia».

La Croazia e la Slovenia fecero opposizione dall’inizio al progetto della «Grande Serbia». Nell’estate del 1991 scoppiò la guerra civile. Il 15 ottobre del 1992 Slovenia e Croazia vennero riconosciute come Stati indipendenti e sovrani.

Nel settembre 1991 la Macedonia si dichiarò indipendente.

Nel marzo 1992 si dichiarò indipendente la Bosnia-Erzegovina.

Nell’aprile 1992 Serbia e Montenegro costituirono la nuova Repubblica Federale di Iugoslavia. Nel 2002 la repubblica assunse un carattere confederale e nel 2006 il Montenegro optò con un referendum per la completa indipendenza.

Il Kosovo rientrò nei confini dello Stato serbo, ma è abitato da popolazione albanese per il 90% e serba per il 10%: gli Albanesi rivendicarono la propria autonomia in uno Stato indipendente. Iniziò una fase di proteste e di resistenza alle iniziative repressive del governo serbo verso i Kosovari, che sfociò nella guerra tra il 1996 e il 1999.

Descrizione

La carta mostra le tappe della dissoluzione della Iugoslavia e la creazione di Stati indipendenti. La dissoluzione avvenne per mezzo di una guerra civile che interessò tutta la regione.

Note

I gruppi etnici dell'impero asburgico

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