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Legenda
In Francia la rivoluzione del luglio 1830 sovvertì la monarchia reazionaria di Carlo X e pose sul trono un nuovo sovrano, Luigi Filippo d’Orléans, di fede liberale e legittimato dal popolo. Si introdusse una nuova carta costituzionale e si inaugurò un sistema che tutelava soprattutto gli interessi della borghesia in ascesa.
Il 25 agosto 1830 scoppiò l’insurrezione di Bruxelles, a seguito della quale – con l'appoggio di Francia e Inghilterra – venne riconosciuta l'indipendenza del Belgio dall'Olanda.
Il 29 novembre 1830 scoppiò a Varsavia la rivolta contro le truppe russe. La reazione dello zar Nicola I non si fece attendere e – a differenza di quanto era avvenuto per il Belgio – questa volta nessun appoggio poteva provenire dalla Francia e dall’Inghilterra, timorose di scontrarsi con la Russia. Repressa la rivolta, la Polonia si ritrovò con un regime ancora più rigido del precedente.
Un’altra rivolta fallita fu quella scoppiata nel 1831 nel Centro Italia: Emilia, Toscana e Stato Pontificio. Il duca di Modena Francesco IV d’Este coltivava da tempo l’ambizione di ampliare i propri domini, perciò instaurò rapporti con alcuni esponenti delle società segrete, in particolare con Ciro Menotti, nella speranza di poter trarre dei vantaggi territoriali da un’eventuale insurrezione. Ma la notte precedente all’insurrezione, Francesco IV, intimorito dalla vittoria dei liberali in Francia e temendo un intervento dell’Austria, fece arrestare Ciro Menotti e gli altri cospiratori. La rivolta però esplose ugualmente: l'Austria la represse e Menotti fu giustiziato.
Descrizione
La carta mostra la nuova ondata insurrezionale del 1830, per certi aspetti più incisiva e coronata da maggiore successo rispetto ai moti degli Anni Venti.