Negli ultimi decenni, l’interesse si è focalizzato sull’enorme quantità di energia presente nei mari, che potrebbe essere trasformata in elettricità sfruttando:
- le maree;
- il moto ondoso;
- il gradiente termico, cioè la differenza di temperatura tra superficie e fondali;
- le correnti marine.
Energia dalle maree
La marea è un fenomeno ciclico caratterizzato dall'innalzamento (alta marea) e dall'abbassamento (bassa marea) del livello marino, a causa dall’azione gravitazionale della Luna. In alcune aree le maree possono arrivare fino a 20 metri di ampiezza. Dallo spostamento delle masse d’acqua generato dalle maree si produce energia elettrica, Le centrali di questo tipo sono chiamate centrali mareomotrici.

Energia dalle onde
Le onde sono provocate dall'azione del vento sulla superficie del mare.
Sono in corso numerose sperimentazioni per individuare un metodo che consenta di utilizzare il movimento delle onde per produrre energia elettrica e alcuni prototipi sono già in funzione.

Energia termica dall’oceano
L’energia solare causa, nelle masse d'acqua di mari e oceani, la formazione di un gradiente termico: una differenza di temperatura tra la superficie e le zone in profonde.
Questa differenza di temperatura può essere sfruttata per la produzione di energia elettrica attraverso gli impianti OTEC(Ocean Thermal Energy Conversion).
Energia dalle correnti
Anche le correnti marine causano lo spostamento di enormi masse di acqua e, come per le maree, questo spostamento può essere sfruttato per produrre energia elettrica. Per far questo si utilizzano degli impianti a turbina, che possono essere installati in superficie o in profondità, a seconda delle caratteristiche delle correnti presenti in una certa zona di mare.
